La Pieve di San Giorgio


La Pieve di San Giorgio a Vigoleno, situata nel cuore del borgo medievale, è un esempio perfetto di architettura romanica.
Costruita nel XII secolo in pietra locale, la chiesa si distingue per la sua sobria ma imponente facciata: dal piccolo sagrato, il portale strombato crea un effetto visivo che conduce all’interno. Due telamoni dai volti enigmatici reggono l’architrave della porta: sopra di loro, la bellissima lunetta con San Giorgio (scuola di Benedetto Antelami 1150-1230 ca.), il cavaliere sempre raffigurato nell’atto di uccidere un drago posto sotto di lui, mentre una figura d’angelo emerge dalla pietra alle sue spalle.
L’interno della pieve
L’interno, a tre navate, colpisce per l’atmosfera raccolta e suggestiva, con arcate a tutto sesto sostenute da colonne in pietra. All’ingresso, accolgono il visitatore alcune statue di legno molto suggestive: è l’Annunciazione di Paolo Perotti, scultore piacentino contemporaneo.
Le decorazioni presentano affreschi d’epoca medievale che raffigurano scene sacre e motivi religiosi. Di particolare interesse è l’abside, dove si possono ammirare frammenti di dipinti murali che risalgono ai primi secoli di vita della pieve. Le sculture e le incisioni presenti sulle colonne e sui capitelli rivelano la maestria degli artigiani locali, che hanno saputo fondere simbolismo religioso e stile artistico romanico.
A metà della navata centrale, la terza colonna di destra è un catalogo di figure allegoriche e decorazioni. Il capitello raffigura una sirena a due code. Non ci sono interpretazioni unanimi sul suo significato, anche nell’ambito dell’iconografia cristiana: alcuni esperti la associano al peccato di lussuria, mentre altri le affidano un significato diverso, legato a falsità e doppiezza.
Sotto la sirena, tre misteriosi personaggi con una cintura annodata in vita si tengono per mano: una delle interpretazioni vede nella formella un riferimento alla Trinità. Continuando nella lettura del capitello, si incontra un personaggio dagli occhi coperti: anche se l’interpretazione è incerta, queste figure esprimono una grande forza e impongono una sosta.
A sinistra, ecco su una colonna il ritratto di San Benedetto, identificato da un’iscrizione accompagnata da “1427 19 iulii”, data ritenuta affidabile per collocare l’opera.
Proseguendo fino all’altare, si noti la stranezza del pilastro che separa l’abside centrale da quello a sinistra, ricco di figure ed elementi decorativi: sulla sommità due mostri marini o delfini uniscono le loro code, ai lati un tripudio di colonnine tortili, putti alati, rosette. Sul piedistallo si trova uno stemma riconducibile alla famiglia degli Scotti, che divenne proprietaria del castello di Vigoleno nel 1389 e feudataria dal 1404; gli studiosi ritengono che il manufatto possa celebrare il loro arrivo nel borgo e, forse, l’avvio dei lavori di ristrutturazione nella pieve.
San Giorgio che uccide il drago e altri affreschi
Nell’abside centrale, san Giorgio è protagonista dell’affresco quattrocentesco nel quale uccide il drago per liberare la principessa. La scena è ambientata in un interno circondato da un’architettura, situazione non consueta. Il santo si difende con lo scudo crociato – la croce rossa in campo bianco è nota come Croce di San Giorgio, appunto – e veste una giubba altrettanto crociata. La principessa indossa un’elegante pellanda rossa, secondo la moda medievale. Nel catino absidale un altro affresco raffigura l’Incoronazione della Vergine.
Altri affreschi medievali sono conservati sulle pareti laterali: ammiriamo la Madonna del Latte nella navata di sinistra, e poco più avanti i Santi Cosma e Damiano, accanto alla Crocifissione. Non è così comune trovarli dalle nostre parti: li riconosciamo perché i due fratelli medici sono rappresentati con gli attributi legati alla loro professione, gli strumenti chirurgici.
Pieve di Vigoleno: come visitarla
La visita al borgo di Vigoleno non può prescindere da una tappa nella pieve di San Giorgio.
La chiesa è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 9 alle 18 tranne il martedì.
Se la trovi chiusa, puoi rivolgerti alla trattoria di fronte e chiederne l’apertura.
Il 23 aprile si celebra il patrono San Giorgio con una messa e una processione che accompagna la statua lignea del Santo portata a spalle fino alla piazza fuori dalle mura fortificate.
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